IL TRIONFO DELL’AMORE.

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L’origine: un punto.

… un neonato un uomo sarà (lat.dx)

Siamo nel  il paradiso terrestre: la mela famosa, con la mano che prenderà (incisione rupestre). Oltre alla mela,  una vite con dell’ uva, fragole e ciliegie e animali del giardino tra cui una serpe famosa, un uomo a ritroso. Non durerà l’idillio perché la mela è stata toccata e presa su consiglio, è la fine della nudità. Il primo abito della storia nasce qui: la foglia di fico per proteggersi.

Un’altra prova  il diluvio universale: gli  animali (gioco figura-sfondo) e un uomo e una donna verranno salvati  da NOE’ sulla sua ARCA. La casetta di legno sembra quasi volare sommersa dalle acque rotonde, come nuvole (mi ricorda la casa di Maria a Nazareth che viaggiava su una nuvola, La Madonna di Loreto è oggi la patrona dell’Auronautica Militare Italiana).

Continuando vediamo una scala da cui scenderanno dalla BIS ARCA tutti gli animali (la jeep non può essere una gazzella?) anche un CARRO con CAVALLI (incis. Rupestre), un cacciatore a cavallo  caccia il cinghiale e la gazzella, c’è anche un MAGO con le mani alzate, per far paura, la magia non è ancora avvenuta! Infatti quella decorazione  (mano e mela) ci dice del guerriero greco, con un ‘elmo in testa e un uccello strano, forse x esorcizzare  la guerra, la morte?

Inizia così un labirinto ( x un ritorno non   facile, come la scala in salita, è la lotta).

Il percorso è nebbioso con una maschera di Carnevale, vaporose piume di Venezia (rif. Pordenone era sotto il patriarcato di Venezia). Le maschere velano e fanno sognare, sotto un cielo stellato di un’Orsa Maggiore e Minore, quel carro trainato da cavalli ...è il grande e piccolo CARRO)

La fantasia si butta e pesca, in una parentesi tonda e prende l’asterisco che brilla di più, o il piede di un animale che sarà

S’immerge x entrare direttamente, x evitare passaggi ed evitare la porta e prendere attraverso quella luce la perla dell’ostrica.

Le maschere sognano , se prima in piccolo e dopo in grande, in cielo ora vorrebbero condurre il carro e trionfare su di esso.

Vogliono scoprirsi e lasciare la loro “corazza” x una nuova veste, ma non sanno che le metamorfosi anche se  sono in evoluzione di stato (da quello bestiale a quello umano) non sempre sono possibili, bisogna  avere delle qualità o qualche santo in alto,  non dipende da noi.

Le nostre mascherine conosciute lasciano le passerelle di San Marco per un trionfo diverso...cercano l’amore e lo vogliono in trionfo nel personaggio reale dell’ UOMO GIUSTO.

Guardando frontalmente è chiara la carta del carro n. 7: il conducente in alto e i due cavalli che non si capisce dove vogliono andare.... (un cavallo nero e uno bianco...) con le due ruote al di sotto. Guardando le ruote e i primi 3 giri annuncia quella famosa zucca trasformata in carrozza, il profilo dx sembra Nora, il pesce scordarello che ha bisogno del Padre del Pesciolino Nemo, x ricordarsi e non perdere la memoria.

E’ anche questo un sogno di favola…

Al di sotto del  baldacchino del carro, lo stemma della città di Pordenone. Sul bordo della spirale si scorge dell’archeologia industriale, fabbriche di tessile e poi ancora un ponte dal quale passa il fiume N....... C’è anche una vecchia cartina di Pordenone, altri figuranti mascherine, una con l’imbuto in testa, altre sono animali  es: una volpe su un cavallo introducono ad una domanda…

Amare con o senza maschera? E cosa vuol dire amare?

Cosa vuol dire amare partendo da un carro.

Da qui nasce il mimetismo per salire su un carro, in una scalata che portava a un trionfo diverso da quello dichiarato.

Ma continuiamo la storia a ritroso verso l’esterno un’altra maschera:duplice questa volta (la prima è neutra,bianca, è di un professionista, l’altra è del costume di drago cinese). Il drago custode della caverna, del passaggio, del tempio impedisce alla bimba  (ALICE ) di entrare.

Ma lei non si spaventa è già entrata diverse volte, sa a grandi linee (della spirale) come sarà il viaggio di discesa, e quindi con la sua determinazione e credo,  smaschera, toglie le maschere, i costumi, le corazze e guarda fisso negli occhi il suo avversario e gli tramuta il cuore.

Questo drago assomiglia ad un cavallo ( Invece di unirsi nella figura mitica, il cavallo-drago ,tiene separati i valori nella lotta mortale corrispondente fra il bene e il male). In questo caso il cavallo ha un valore positivo, in quanto rappresenta l’aspetto umanizzato del simbolo, mentre il drago rappresenta l’animale che è dentro di noi, che bisogna uccidere, cioè rifiutare. Un esempio è la leggenda di san Giorgio.

Il drago è stato ammansito e il cavallo diventa la Grande Madre che lascia la sua piccola al suo viaggio nel mondo del contrario per ritornare più adulta.

E intanto la colonna che è scesa dalla BISARCA (prima c’era l’arca di Noè) arriva a Pordenone, accolta; i carri che sputavano fuoco ormai ritornano dalla memoria storica non più come creature mostruose, draghi, dinosauri, testimoni sono le diverse manine a dire ciao ciao agli sfilanti.

Un ufo, o la macchina del tempo (Leonardo Da Vinci, IL CARRO ARMATO e il carro semovente -codice atlantico f.812r)  all’esterno sulla sx, viaggia nella fantasia. Se ribaltiamo il disegno il drago può diventare un ulivo e i cuori e frecce ne sono le foglie.

Alice dalla domanda CARRO E AMORE, ne ha unito i significati, scoprendo che L’AMORE è IL MEZZO. Ha vinto infatti le lance, le foglie di ulivo e le frecce, spente dalle gocce di pioggia e spruzzi della laguna blu. Tramutandole in cuori.

Ha vinto l’AMORE che si espande e ha vita eterna.