IL MIO SECONDO RADUNO
“LA LINEA GIALLA
RIMINI-SAN MARINO 1944)
VENERDI’ GIUGNO 29
Partii come da blog
alle 8,35 con il mio silenzio “ se gli Dei scoprissero quello che mi sta più a
cuore” (da la mia Africa...) ma come nascondere la gioia x l’incontro? Un
presagio di morte mi arrivò sul treno x Bologna ... non so
come feci ma era scritto anche questo, la prova del 9..
Arrivai verso le 15 a Borgo Maggiore aspettando
le 3 rondini della “Primavera” (quelli della Linea Gotica Tirrenica), in un
tappeto blu di stelle che portava
al mio nido (no rococò x fortuna, lampade LA MURRINA, intarsi
sullo scrittoio, elementi di casa... dovrei portare con me del tranciato e una
scultura da viaggio).
E così nell’attesa
dell’arrivo della bisarca mi ritrovai turista per caso a San Marino.
Dall’alto della 1° rocca non potevo non
confrontare il mio volo con quello della nostra Aquila sul Folgorito
e quel volo con Denys. Continuai il pensiero
sorvolando la 2° Rocca volgendomi verso il mare...e pensai al nostro Dante... e
così la “piccioletta barca” diventa
un’arca, ... per terra proseguendo verso la montagna ai piedi del Titano...
Scesa da San Marino ritornai a casa, poi
uscii di nuovo per sorvolare questa zona con
la sorpresa di un Santuario del Michelucci.
Era chiuso ma la pace del posto e il canto degli uccelli mi fermò
e la guardiana visto il mio rammarico mi aprii le porte dei due piani a pianta
circolare ...
... contenta di questa
apertura e scalza, con le scarpe in mano
nel ritorno, udii una voce da lontano:
hai caldo? No! Sto facendo un fioretto (pensando al pescespada), arrivo dal
Santuario...
Cerco il superTitano x
comprare un bagnoschiuma azzurro x farmi un bagno rigenerante di 1000 bolle blu
x lenire le altre, ma lo trovo chiuso...poi un baretto
africano mi riporta al mio ritmo e mi
fermo.
La Guida Red, mi
comunica il ritardo della bisarca, e così devo ancora attendere...
...la 2° ARCA...
In questi mesi la pensai spesso,...cosa sarà mai?
2 ARCHE? Una di Noè e
una di Mosè (quelle del diluvio o dell’alleanza?)
E parlando di Africa
mi solleticava quel nuovo trasformismo in NOE’:
di animali ne avevamo
incontrati, e i loro versi,...
Grrr, grrr...
Cu, cu,cu,cuuu... Qua, qua,
qua, Hill, hii... Auuu, auuu... Groarr,
groarrr...Frrr, frrr,frrrr...Cip,cip,cip,Uuu,Uuuuu...Oink,
oink, Glu, glu, glu...Yuk,
yuk...(versi in lingua tedesca)
E pensavo al comandante
della N-AVE chi poteva non essere?
Di trasformismi Red
ne ha fatti pochi, forse lui E’ NO E’?
... finalmente
arrivarono, io ormai stordita della mezza giornata che non finiva più con Gaber in TV...e con
una gran vergogna x l’incontro col Presidente, (immaginavo le mie mani
davanti al viso a paletta) e poi Red, la Guida al raduno come concordato su blog (mi aveva intravista una volta sola... pensavo a
Zucchero e al salto nel Blue),.
Mi presero
e portarono al Museo, vidi finalmente scendere gli animali nella
notte... dopo averli recintati, la nostra Guida ci portò a Rimini alla Casa del
Bosco, con assaggio di piatto da favola:
insalata, piadina e fromage del posto, in un tavolo a
quattro.
Giocai un po’ con la mia Guida seduta di
fronte, forse all’insaputa degli altri due...era il
gioco dello specchio, io imitavo lui e lui me,
fino a scoprire i rumori dei movimenti facciali nell’assaporare i funghi
del Bosco appena raccolti e tagliati...Finito il boccone Red
ci portò nei suoi luoghi, ci piegava dei suoi spostamenti, ho dormito qui,
mangiato là, preso la moto lì, camminato su... e così black con i suoi anni di
università...in un ritorno naturale ad altri tempi, e qualche riferimento sul
tango ... I mei ricordi scivolarono sugli agosti dei
Meeting dell’Amicizia...
E poi tutti a nanna ad
aspettare la levata del sole (ore5,26) per il primo giorno di raduno?
SABATO:
... vestizione: il
completino di White mi stava d’incanto con tanto di
profumo ANGEL x l’occasione di inaugurazione CAPO.
Al Museo...tutti pronti x l’uscita con
cappellino nero di appartenenza LINEA. E sostituito poi da
quello di White...
...le emozioni controllate ...
ma dove sono le cinture ?
altro che giù dal tubo
qui si va giù dalla jeep
pensavo...
e poi un lasciarsi andare in
un confronto serrato con la mia
guida, cercavo di organizzare le immagini esterne e quelle suscitate da questo
incontro.
Questa volta dovevo pensare all’orizzontale...
Accarezzati dal vento, col sole splendente, la
linea di mezzi era un biscione nelle curve,
attraversando paesi, ci perdemmo in quel
mare di colline dai suoi colori di terre, gli ori, le ocre gialle e le terre di
siena naturale e bruciate fino a
isole verdi tra i campi lavorati e ultimati in balle di fieno... Poi ceppi di
rovi, e vigneti ... oltre ai bianchi delle argille, biancane?
Immagini continue, in ripetizione, forse per
farsi imprimere nella corta memoria degli uomini, quasi un’ipnosi, in questo CORTEO DI NOZZE pronti per il pranzo
all’agriturismo ... Sì mi sembrava questo ma chi erano gli sposi?
Dall’out si ritornava all’in
della jeep e si ripartiva dal blog, le spiegazioni, le sottolineature, le intenzioni, le
censure, le strategie... in un continuo crescendo. Poi la curiosità x il
lavoro di Red:
immagini così scarse sul blog ma così complesse e fantastiche che cercavo es il
scivolare dell’elicottero sulle nuvole e squarcio di apertura dei raggi
solari... come lui nelle sue canzoni libero come il vento...
E’ QUESTO CHE CERCAVO, E SAPEVO CHE TRA ME E
LUI C’ERA DI MEZZO IL TEMPO COME NEL FILM, e dovevo viverlo senza block notes.
...
E’ stata una conferma di pensiero del primo
incontro a Malaspina dove i nostri sguardi si catturarono x via della curiosità.
E si...ricordo ancora lui
seduto al tavolo conferenza di fronte alla platea e io di fianco che uscivo dal
bar. Lui voltò lo sguardo come da chi è colpito con la coda dell’occhio da un
qualcosa che lo richiama e guarda cos’è e non immagina.
Un’altra conferma è stata
quella sui primi messaggi di blog avevo capito
da subito e....vola vola vola,
j e v. Come una bimbo chiede conferma
perché c’era solo il presente: Vero? Vero.
E naturalmente una stima x il
suo lavoro di Pr (x la parte che conosco) che fa con
passione e che gli ho sempre riconosciuto ( un lavoro che richiede energie e
una apertura non comune) e la creazione
di questo luogo liberandosi dal precedente poco visibile e chiaro. Un salto
d’immagine.
Non avevo tempo x tutti mi sono limitata a
chi mi veniva incontro...
Nella fila ci cercavamo, Green era dietro con
la sua tartaruga bionda e il loro frutto, ho visto il
suo viso e non sapevo che fosse il Sig.
Bianchi...ricordo ora la confusione creata il mese scorso. (Gli ho ricordato di
uscire un po’ più da casa) ...
ma non mancavamo da
cercare gli a soli Domenico e Black
Il mantello di black si è sentito nella serata
di sabato, in una scorta verso casa... e apprezzo il gesto.
Black black black (3 volte esorcizza) ...nell’ultima sera sono riuscita
a fermarmi su di lui: mi disse perché mi fissi? Guardavo le sue pieghe tra quel
nasino. Non mi inganni anche se vuoi fare il gelato,
perché nasconderti? Perché pochi sorrisi? Perche? Alla fine riuscii a rubargliene uno, con una
carezza-unzione sulla fronte e naturalmente richiamata per la violazione di
territorio senza permesso. Era black e non il Presidente il cui volto non si può guardare.
Come sorride Black?
Lì capii quei LACCI UMANI AZZURRI di cui
parlavo tempo fa... sono gli abbracci dei bambini al
collo delle madri e dei padri e così feci con la mia Guida in segno di ricerca
di protezione. Grazie Black x avermi aiutato nella visione.
Cosa dire di Domenico? La
prossima volta lo seguo negli spostamenti nell’ombra, lui sa dove andare a
dormire al fresco, mi ha rubato 2 posti con 2 alberi e se dorme sulla sua jeep
salgo lo stesso anche se rischio di svegliarlo.
White , non ho potuto mettere
il tuo nome sulla tavola perché non era rotonda come quella di Artù e i posti x il pranzo
di nozze erano contati. Ti ho cercato nello sguardo di qualche saggio? Il tuo nome però
era scritto sulla jeep, alle mie spalle o davanti con red. O forse ancor meglio
con Black.
Diciamo che ormai mi ossessionavano i suoi
baffi come può testimoniare Red, come i tentacoli di
un polipo ti introducevi con il baffo. ..
Ah sì eravamo nei pressi del
cimitero inglese ... io non ti dico.
... Il bagno al chiaror di luna non si fece, ma
al chiaror di lampada, in una fontana idromassaggio, pena l’annegamento x i non
esperti. Peccato che non si è potuto fare un circolo
di dialoghi, la prossima volta insisterò.
Ricordo prima di partire il NASTRO ROSA di
Battisti....casse nere, verdi, bianche, rosse, sono
all’impasse...
abbiamo trovato la NOTTE ROSA,
con tanto di FUOCHI ROSA, e flussi umani...io poi sempre scalza a prendere un
taxi x ritornare a casina.
DOMENICA:
partenza x Rimini città.
Interessanti quei saluti alle persone che escono e si fermano x te e cercano il
tuo sorriso, il tuo cenno, BELLO, ognuno ha i suoi preferiti a me e a Red piacciono i vecchietti...
arrivati al porto abbiamo
sostato per il cocktail e li ho rivisto Susanna nel suo splendore e il rito del
brindisi:
“Alle fanciulle dalle
labbra rosa e
ai fanciulli dal piede
leggero”
per poi tornare al Museo in
una taVOLAta (tata vola) allegra con la promessa di Enrico di venire in questa blocasa a portarmi gli scritti sulla MANTELLA e chissà
cos’altro...ricordandogli che lo sguardo cerca l’orizzonte
....
....
....
mi sono persa ora....
ma presi il treno a Rimini
x tornar alla mia Venezia con una
cartolina del Museo che spedirò qui per chi è rimasto.
Ps1: Black non ha potuto firmarla xhè guidava!
Ps2: Rita sono io del Giù dal Tubo...
Ps3: Red non aveva il
granchietto!
Ps4: x Susy arrivoooooo
Ps5: Si faccia vivo quello del Prosecco!
Ps6: Red, White,
Black…Linea Gotica Tirrenica
...
...
...
concludendo... L’INCONTRO E’ UN
FATTO: UN AVVENIMENTO.
Dimenticavo un saluto ai...Tirrenici e a Red un ringraziamento x avermi sCORAZZAta per due giorni
Io e Susanna e una foto di gruppo a Rimini