Studio per una cover di “Italia
Imballaggio”
Dopo aver a lungo lavorato nella creta e
dopo il viaggio in toscana, ho pensato a quei piccoli tasselli colorati che noi
donne usiamo quotidianamente.
(rettangoli, quadrati e tondi).
Il contenuto sono
polveri compresse, che servono per truccarci e così cercando di spaziare e
ricordando i viaggi, ho cercato di utilizzare quelle immagini che mi passavano senza
sequenza. Dopo aver fermato in “memorie di permanenza quegli scatti, li ho
recuperati…
Sono paesaggi, albe e tramonti, linee di orizzonti, cieli e mari, boschi accennati, colline aride,
le terre….e così dal macro al micro, in questa
finissima polvere studiata per noi donne al fine di mascherarci continuo a
pensare all’effimero..
Ho iniziato così a creare una copertina
con quelle terre all’aria aperta, senza custodia, come se la polvere si potesse
depositare o volare via…
Dal granello di polvere, all’ammonite…,
fossile marino che richiama al passato, all’origine, la cui forma a spirale
richiama l’evoluzione di uno stato, un motivo aperto che dal punto d’origine si
prolunga verso l’infinito……..
Ma poi la scelta per la copertina è andata
sul “mare in scatola”….
“quadrati e rettangoli” usati per gli ombretti
fard n. 03 ombretto n. 02
ombretto n. 05
fard…
N. 01
N. 02 N. 03 N. 04
Ombretti …
N. 01
N. 02 N. 03
N. 04
N. 05
Disegni e colori nelle pasticche degli
ombretti
Il mare in scatola
Studio per un’istallazione: l’etichetta
Sono alla Fornace di Corrado Riva a Fornaci di Briosco e la mia attenzione è sulle piastrelle da pavimento
fatte a mano. La serialità di questi rettangoli o
quadrati mi fa venire
in
mente quelle delle etichette attaccate
in un nastro in rotolo che corrono velocemente per essere poi incollate sulla
confezione.
L’idea di istallazione, di
percorso e ripetizione, sarebbe quella
di far partire questo nastro dalla fornace, luogo di origine, e farle uscire dal cancello in fila fino ai
prati di Fornace…
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