Eraclea Mare (VE)

Lavori alla spiaggia di Eraclea Mare (VE), una nave (dicono russa) in mare e una squadra di uomini che transennano e creano con la scavatrice dei piccoli moli.

La nave è collegata con la riva attraverso un grosso tubo, con il quale spara la sabbia, prelevata con “sortone” dai fondali del largo e poi depositata tra i “pettini”.

 

 

        

 

 

Molti gabbiani sorvolano la zona in cerca di pesce fresco a portata di becco. La sabbia deposita, in superficie lascia molti elementi marini vivi.

La zona è pericolosa poiché si profonda come nelle sabbie mobili ma la curiosità è grande e cerco di capire cosa trovo…. Molte conchiglie con il mollusco tra cui i più curiosi sono i pettini che al mio stuzzicare scappano all’indietro, ne ho raccolti molti, paguri rossi e stelle marine.

Dopo una prima raccolta di questi elementi per le mie composizioni “i soli”, la mia attenzione è andata a dei “sassi” dal chiaro allo scuro, quasi cacche di cavallo.

 La sorpresa è stata nel capire che i sassi erano di  argilla, come quella che uso nelle mie composizioni.

Pezzi grossi venivano spezzati e arrotondati sciogliendoli dall’acqua del mare.

 Il mio intervento si è ridotto a recuperare questi “sassi” e rimodellarli come se fossero elementi vivi,  ricordando la verticalità verso la luce.  Restituendoli alla riva, l’onda ha consumato l’argilla e rimodellato i contorni, resistendo nella forma e nel tempo, fino a diventare dei frammenti interessanti.

Esperienza di tempo e spazio: un  capire cos’è l’effimero, …..aspettando pazientemente il totale scioglimento, ho accompagnato le mie creature al loro destino.

Ma un’ultima resisteva alla marea e al richiamo di mia madre l’ho lasciata. Allontanandomi guardai all’indietro.

E sentii un dolore, ho capito quel passo che diceva di non voltarsi altrimenti ci si pietrifica… è un lasciare…, è un’ abbandono.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                                         

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tra i vari relitti è arrivato un messaggio in bottiglia, probabilmente Stefano dalla sua rubrica di Italia Imballaggio?… cosa avrà da dirmi?

 

messaggio ricevuto e inviato.

 

 

Con l’argilla trovata ho modellato tanti dadi, che ho poi depositato nel bagnasciuga.

 L’onda come una grande mano,  fa rotolare i diversi dadi in su e in giù, dentro e fuori dall’acqua.

Sarò fortunata al gioco?  Sarà caso o ….

Uno spettacolo unico, solo per me e qualche bimbo che era vicino che  attirato dal gioco che  ho dovuto tenerlo a distanza per poter scattare questa unica foto, ultima di un rullino.

Registrato nella mia  memoria, è da riconsiderare l’idea per una documentazione e quindi un’emozione per tutti. Meglio un filmino.

 

 

 

Riepilogo

il ritrovamento dell’argilla…

 

 un messaggio in bottiglia dal mare ….

da inviare a Stefano, per la sua rubrica di Italia Imballaggio

 

 

…. Restituita argilla, ricerca di fortuna?

 

 

Nascono dai sassi molli le “BAROCCHINE” quelle piccole composizioni nelle quali ad ognuna ho ripetuto i segni, e  a seconda della lavorazione possono ricordare:

 anemoni, coralli, fiori, ricci di mare………

 

 

 



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