Erbario
ERBE
1 Simbolo di
tutto ciò che è curativo e vivificante, le erbe ridonano salute, virilità e
fecondità; le loro virtù medicinali sarebbero state scoperte dagli
dei. Mircea Elide collega la loro simbologia a quella
dell’Albero* della vita (elit 253-254, 257,262)
2 In linea
generale le erbe sono spesso l’occasione di teofanie delle divinità
fecondatrici: “O Erbe, o voi, madri, vi saluto come dee!”.
Le erbe
facilitano il parto, accrescono il potere genetico, assicurano
fertilità e ricchezza, per questo si raccomandava perfino di offrire
alle piante sacrifici animali.
3 Uno dei nomi
dell’erba, in bretone louzaouenn, ha ancora al
plurale il senso arcaico di rimedio; la medicina celtica primitiva si serviva
molto delle erbe medicinali e l’origine della tradizione e mitica, perché le
erbe sono alla base (gli incantesimi sono soltanto n
mezzo ausiliario) delle virtù curative della fontana* della salute (Slante) dei Tuatha Dè Danann nel racconto della
battaglia di Mag Tured. La
simbologia dell’erba si collega a quella della fontana. (OGAC
11, 279: 12,59: 16,233)
LE ERBE
Siamo indotti
a pensare che una prima alleanza fra l’uomo e le erbe sia
cominciata molto tempo fa, quando masticando un’erba o una bacca si accorse e
si ricordò che egli aveva dato un beneficio, un sollievo un senso di benessere:
qualcosa di diverso e di meglio della semplice sazietà. Più tardi ricorse
nuovamente al beneficio vegetale con gli stessi risultati e in tal modo questo
primordiale sperimentatore fu l’iniziatore dell’erboristeria.
I primi uomini
furono raccoglitori di erbe, frutti, radici, di cui si
servivano come unico nutrimento; in pratica adattavano i loro ritmi di vita a
quelli delle piante, ponevano le loro sedi dove era più facile avere a
disposizione quelle indispensabili alla provvidenza. L’istinto, l’esperienza
quotidiana e l’osservazione intelligente insegnarono presto a
utilizzare le piante anche a scopo salutare e curativo: e questa pratica si
perfezionò empiricamente per migliaia di
anni. Attraverso quasi tutta la storia le erbe furono
la materia prima più importante a cui l’uomo si rivolgeva, spesso con fiducia
eccessiva e interpretazioni fantasiose ma, in genere, con risultati positivi.
Negli ultimi
decenni, con i successi farmacologici dei medicamenti
chimici, con il progredire della tecnologia, con l’allontanamento dalle
campagne, per le erbe e l’erboristeria ci fu un periodo di obsolescenza,
per lo meno dell’uomo della strada: la civiltà industriale ci allontanava
decisamente dalla natura, con la promessa di sostituire ai suoi prodotti i
prodotti di una scienza e di una tecnologia avanzatissime, sprezzanti di ciò
che è naturale.
Poi negli
ultimi decenni, l’uomo si è accorto che allontanandosi dalla natura faceva la
sua rovina, che la società tecnologica non rimedia a tutti i problemi, che le
sue promesse sono talvolta fallaci. E ha riscoperto la
terra, i prati, le erbe, ha cercato e cerca di ritrovare l’antico, le sue
origini.
Riscoprendo
anch’io le erbe, ho cercato di fare anch’io un mio erbario, da uno tradizionale a
un’ altro immaginario, realizzato con i tranciati.
Magnoliopsida,
ROSIDA, ROSALES, ROSACEAE
FRAGARION VESCA (Linneo)
Parco delle Groane. maggio 2002
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