DALLA TRANCERIA AL PARCO DI MONZA:

 17 luglio 2005 compleanno del Parco

 

Cascina Bastia

 

Ho trasferito il mio laboratorio all’aperto, con lo scopo di conoscere il Parco attraverso le mie esplorazioni, alla ricerca di materiale da assemblare.

Un work in progress nel quale inizialmente  pongo l’accento alla materia ritrovata nelle fasi di raccolta, classificazione e esperienza dello Spazio e poi sul processo creativo.

Un dialogo con la natura tra materia, azione, pensiero ed emozione.

Punto di partenza Cascina Bastia (c/o Italia Nostra, Viale Cavriga 2, Infopoint Parco) al confine tra i giardini della Villa Reale e  il Parco di Monza, il Parco cintato più grande d’Europa, polmone verde di un’area Metropolitana.

 

 

Ho portato con me i tranciati della Brianza, per far conoscere al pubblico, straniero e non, la materia, ed evidenziare l’operazione di valorizzazione dello scarto di lavorazione, in una rielaborazione e successivo scarto riutilizzato (bruciandolo).

All’interno di Cascina Bastia, sono esposti alcuni miei lavori con i tranciati e all’esterno di fianco al laboratorio, inizio a pensare a come organizzare lo spazio.

 

mantelli ,  ventagli o ruota d’uccelli di nodi e radiche di frassino olivato (ventagli per difendermi dal caldo)

 

ventaglio con simmetrie di radica di frassino olivato

 

particolari

 

 

 

Le idee si presentano,  potrei creare una cassetta della posta, così sono più libera nelle mie uscite.

Inizio a bagnare le radiche spesse di madrona e le arrotolo, poi le appendo al portico.

Il leggero dondolio ipnotizza lo spettatore donando al rotolo un’anima…

…e la  mia giornata inizia con  la lettura della posta alimentata non solo dall’informazione ma anche da un pensiero, una poesia.

E’ nata così questa istallazione

 

pensieri per aria . . .

 

 

Un invito a lasciare un pensiero nel contenitore di radica

 

e a cogliere quelli già maturi.

 

Istallazione di tranciato arrotolato:  metafora del pensiero creativo come  frutto di albero.

 

un pensiero in movimento

 

la posta del giorno

 

 

 

 

 

 

  

rotoli                                                   pagine                                                 e parole di radica

 

un libro di radica d’olmo

 


Ho trovato degli haiku (le poesie corte giapponesi), e altre poesie, oltre a messaggi ironici quali: il rotolo sindacalista e altri.

Questa “casella della posta” la trasferiremo sotto le fronde di un albero isolato e diventerà: l’ISOLA DELLA POESIA

 

 

Cerco delle indicazioni per il mio percorso.

 

 

      

 

 

 

 

frecce d’ulivo

 

Le indicazioni nel Parco le trovo negli alberi, dipinti con vernice.

Tondi rossi, croci e trattini azzurri. Segni artificiali cosa indicheranno? Abbattimento, direzione o censimento?

La vernice rossa e la x azzurra sono il centro di un bersaglio

Il tondo rosso mi richiama un cuore, io sono la freccia che miro ad esso, penetro, apro, vado verso la luce, liberazione della distanza e pesantezza

 La croce azzurra. Una x misteriosa, l’intersezione delle 2 rette coincide con il centro e poi  sono della generazione X!

E mi rimane la curiosità su questi simboli lasciati….

 

corteccia senza segni X, O, -, ..

 

Con il mio assistente Raul, nelle esplorazioni alle costruzioni nel Parco, abbiamo localizzato punti per istallazioni:

al Golf, il giardino arido, le isole in caolino tra la sabbia di una zona buca, e palline d’argilla intorno ad un albero;

una cabina telefonica abbandonata, rivestita di elementi naturali, in linea diretta con la natura; il cannone delle palle: le palle, legate ad un tronco tagliato e bucato, ritornano al mittente;  un tronco lavorato dalle termiti come tavolo per un pasto frugale; un ramo a forma di arco con frecce di tranciato con direzione il cielo; un cerchio di pigne per segnare la sacralità di un’isola d’alberi; pignette per farne uno zerbino sotto un albero a segnare la soglia di una casa…ed altre idee da realizzare.

 

.

 

Nelle uscite abbiamo raccolto elementi secchi: pigne, ghiande, semi vari, fogli secche, ricci delle castagne matte, etcc,  classificati come

frutto e cortecce di platano, salix caprea, cercis silipiastri, quercia rossa, acer, robinia, edera, muschio, ontano, cedro atlante, ibisco, semi di tiglio, foglie di bosso, acacia di Costantinopoli, albizia iulibrizin, gleditzia triacantos, catalpa bignoghioides, faggio, pino austriaco o silvestre, ippocastano aesclulus, caprifoglio, crategus oxicanta (biancospino), piracantha, liriodendro, chamaeciparis, cipressus, magnolia da Maurizio l’esperto della Scuola Agraria del Parco di Monza e da me assemblati nelle seguenti composizioni:

 

IL BERSAGLIO N. 1

IL BERSAGLIO N. 2

NIDO

LA TERRA DI SPINE

IL SEME

LE LABBRA TATUATE

ZERBINO

 

 

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