C’era una volta ….IL PANE

 

di

Nadia Merica Formentini

                                                                                                                             

Sono all’Umanitaria in occasione di ECCE OVO e insieme a Guido (il cuoco) prepariamo la pasta all’uovo, occasione per recuperare le 100 uova usate per l’istallazione.

Classiche le tagliatelle Con la macchinetta a manovella prepariamo le tagliatelle e non contenta  cerco nuove forme.

Mi viene in aiuto Cesare Marinoni, il fornaio ,  e mi insegna altre forme ed intrecci.

Un nuovo incontro con un maestro di ARTI BIANCHE e vista la sua disponibilità mi offro come allieva….

Naturalmente gli amici di viaggio verranno con me a concludere in una performance la mia esperienza da Cesare.

 

Intanto mi preparo all’evento e per quattro giorni panifico.

Prendo coscienza della “materia informe “ e dell’azione di impastare, il gesto del lavorare la pasta e dell’azione legante ( l’impasto

e il successo dell’unione tra terra e acqua)

 

Tiro la pasta e… buco, taglio, incollo, con la mia manualità minuta, e ricavo, forme strane, alcune delle quali

rievocano disegni preistorici, animali, ideogrammi, coralli e gocce.

Il passo successivo sono le stecche e in uno sciangai,  arrivo al tondo.  Ostie da offrire in tavola.

Interessante lavorare senza lievito per ottenere forme piatte, e con il lievito l’elevazione ha il fascino delle bolle.

La cottura nel forno di casa in una dimestichezza di gesti e ricordi di biscotti della nonna.

Il passo successivo è cercare un  mulino….e così  scopro il Mulino  Colombo in centro a Monza e i Mulini Asciutti all’interno del Parco di Monza.

Conosco il Sig. Farina l’ex mugnaio di questo splendido posto. Mi racconta la sua storia e mi porta a vedere l’intero complesso con all’esterno un forno.

 E’ una nuova scoperta del Parco e delle sue cascine vissuta con l’arte.

Porto  i miei “pani” qui all’origine della materia informe: la farina e ne faccio una piccola mostra per i bambini che verranno a fare i laboratori sulla panificazione.

 

 

 

I diversi elementi  sono stati infilati e la composizione finale è UNA COLLANA di pasta, con altrettanto giro di pane “vero”

e come ciondolo un ANELLO  

             

 

LA CIAMBELLA DI SEGALE GRIGIONESE O una medaglietta di PANE di SEGALE VALLESANO

  

o UN BRACCIALETTO CON I CIONDOLI I DIVERSI TIPI DI PANE

                                              

  

UTILIZZANDO IL PANE DELLA FORNACE MARINONI CESARE:

 

PANE TICINESE , RUSTICATELLO, PANE BASILESE, PANE AL LATTE CRESTATI, PANE SAN GALLO, PANINO AL LATTE, PANE AI SEMI DI LINO, PANE VODESE, CORNETTI, TRECCE, SANDWICH,  PAGNOTTA PAESANA, BURLI, CIAMBELLA DI SEGALE GRIGIONESE, PANE BUSCIONN,. PANE BERNESE, MILANESINI,

PANE DI SEGALE VALLESANO, SCHLUMBERGERLI, CRUSCATELLO

 e dolci:                                               

CAVATAPPI, CROISSANT 1, COOISSANT 2, POLONAIS, BREZEL, POLONAIS, PIPETTA, CROISSANT 3, POLONAIS, SPANDAUEUR, TRECCIA AD UN FILONE

 




Una versione, la collana, in precedenza realizzata con le conchiglie, con la creta e ora con il pane.

 

 

PARTICOLARI DELLA COLLANA DI PANE

 

 

 

LE MIE CIAMBELLE

 

N.1 LA CORONA DI SPINE D’ACACIA

 

 

 

 

 

N. 2 CON LE PIGNE DI NOCE DI CALIFORNIA

           

 

N.3 LA CIAMBELLA PORTATILE E UNA PERLA

                  

 

N. 4 PANE CON LA CROSTA CROCCANTE di ferraglie

 

 

 

 

particolare della crosta di un pane

 

LA COLLANA DI CORALLO

 

 

 

LA PIETRA ANGOLARE

 

 

 

 

“la pietra che i costruttori avevano respinto è divenuta la pietra dell’angolo”

 

DOLCI MOMENTI …. DOLCI RICORDI

 

La collana è colorata a ricordo di quelle elasticizzate di zucchero, gli swatch sono fermi ad un passato che rievoca momenti di dolcezza. Sarà completata con giri di vere letizie da mangiare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Moltiplicazione dei pani e dei pesci

 

il miracolo di quantità. Pesce azzurro di cartapesta e l'aringa che “non gratificava l'occhio ma bruciava le budella” pesce affumicato

da mangiare (i missoltini) da inserire nella collana

Oltre l'aringa che “non gratificava l'occhio ma bruciava le budella”,

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 OSSI DI SEPPIA

PANI CON TAGLI

 

 

 

ed tante altre idee ancora da realizzare

 

 

MANIFESTINO mostra data da definire.

 

“C’era una volta…IL PANE”

 

di

 

Nadia Merica Formentini

 

 

Pizzeria da Emi

Cheggio-Valle Antrona

 

2006

SALVO BRUTTO TEMPO