C’era una volta ….IL PANE
di
Sono all’Umanitaria in occasione di ECCE OVO e insieme
a Guido (il cuoco) prepariamo la pasta all’uovo, occasione per recuperare le
100 uova usate per l’istallazione.
Classiche le tagliatelle Con la macchinetta a
manovella prepariamo le tagliatelle e non contenta cerco nuove forme.
Mi viene in aiuto Cesare Marinoni,
il fornaio , e
mi insegna altre forme ed intrecci.
Un nuovo incontro con un maestro di
ARTI BIANCHE e vista la sua disponibilità mi offro come allieva….
Naturalmente gli amici di viaggio verranno con me a
concludere in una performance la mia esperienza da Cesare.
Intanto mi preparo all’evento e per quattro giorni
panifico.
Prendo coscienza della “materia informe “ e
dell’azione di impastare, il gesto del lavorare la pasta e dell’azione legante
( l’impasto
e il
successo dell’unione tra terra e acqua)
Tiro la pasta e… buco, taglio, incollo, con la mia
manualità minuta, e ricavo, forme strane, alcune delle quali
rievocano
disegni preistorici, animali, ideogrammi, coralli e gocce.
Il passo successivo sono le stecche e in uno sciangai, arrivo al
tondo. Ostie da offrire in tavola.
Interessante lavorare senza lievito per ottenere forme
piatte, e con il lievito l’elevazione ha il fascino delle bolle.
La cottura nel forno di casa in una dimestichezza di
gesti e ricordi di biscotti della nonna.
Il passo successivo è cercare un mulino….e così scopro il Mulino Colombo in centro a Monza e i Mulini Asciutti
all’interno del Parco di Monza.
Conosco il Sig. Farina l’ex
mugnaio di questo splendido posto. Mi racconta la sua storia e mi porta a
vedere l’intero complesso con all’esterno un forno.
E’ una nuova
scoperta del Parco e delle sue cascine vissuta con l’arte.
Porto i miei “pani” qui all’origine della
materia informe: la farina e ne faccio una piccola mostra per i bambini che
verranno a fare i laboratori sulla panificazione.
I diversi elementi sono stati infilati e la composizione
finale è UNA COLLANA di pasta, con altrettanto giro di pane “vero”
e come
ciondolo un ANELLO
o UN
BRACCIALETTO CON I CIONDOLI I DIVERSI TIPI
DI PANE
UTILIZZANDO IL PANE DELLA FORNACE
MARINONI CESARE:
PANE TICINESE , RUSTICATELLO,
PANE BASILESE, PANE AL LATTE CRESTATI, PANE SAN GALLO, PANINO AL LATTE, PANE AI
SEMI DI LINO, PANE VODESE, CORNETTI, TRECCE, SANDWICH, PAGNOTTA PAESANA, BURLI, CIAMBELLA DI SEGALE
GRIGIONESE, PANE BUSCIONN,. PANE BERNESE, MILANESINI,
PANE DI SEGALE VALLESANO, SCHLUMBERGERLI,
CRUSCATELLO
e dolci:
CAVATAPPI, CROISSANT 1, COOISSANT
2, POLONAIS, BREZEL, POLONAIS, PIPETTA, CROISSANT 3, POLONAIS, SPANDAUEUR,
TRECCIA AD UN FILONE
Una versione, la collana, in precedenza realizzata con
le conchiglie, con la creta e ora con il pane.
PARTICOLARI DELLA COLLANA DI PANE
LE MIE CIAMBELLE
N.1
N. 2 CON LE PIGNE DI NOCE DI CALIFORNIA
N.3
N. 4 PANE CON
particolare della crosta di un pane
“la pietra che i costruttori avevano respinto è
divenuta la pietra dell’angolo”
DOLCI MOMENTI …. DOLCI RICORDI
La collana è colorata a ricordo di quelle elasticizzate di
zucchero, gli swatch sono fermi ad un passato che
rievoca momenti di dolcezza. Sarà completata con giri di vere letizie da
mangiare.
Moltiplicazione dei
pani e dei pesci
il miracolo di quantità. Pesce azzurro
di cartapesta e l'aringa
che “non gratificava l'occhio ma bruciava le budella”
pesce affumicato
da mangiare (i missoltini)
da inserire nella collana
Oltre l'aringa che “non gratificava
l'occhio ma bruciava le budella”,
OSSI DI SEPPIA
PANI CON TAGLI
ed tante altre idee ancora da realizzare
MANIFESTINO mostra data da definire.
“C’era una volta…IL PANE”
di
Pizzeria da Emi
Cheggio-Valle Antrona
2006
SALVO BRUTTO TEMPO